Inaugurazione "In bici sulla Via Lattea"
Dell'aurora boreale in Irlanda, del concetto di mabui e del movimento costante
Rompo il ghiaccio e inauguro questa nuova avventura con una foto scattata la scorsa settimana durante la passeggiata serale con Kuma (amato boss della famiglia da quasi nove primavere). Quella sera i cieli d’Irlanda si sono ricoperti di nastri di tutte le sfumature del viola e del rosa che hanno danzato commuovendo i molti che, come me, hanno voluto cercare un punto d’osservazione piuttosto che infilarsi nel letto a un’ora decente.
🎧 Mabui - On air, off script
Ma cominciamo subito con un progetto che mi sta davvero molto a cuore.
“Mabui” è un podcast pensato e creato insieme a Kon Kon Production, in produzione ormai da dieci mesi. In questo tempo ho intervistato diciotto artiste appartenenti ai campi più disparati, partendo dal concetto di mabui (in giapponese まぶい), un concetto chiave della religione delle isole Ryūkyū, Giappone. Il mabui è la nostra essenza più intima, quello che in alcune culture viene definita come anima, mana o daimon. E come l’anima è immortale e definisce le nostre caratteristiche uniche e individuali.
E il podcast nasce proprio da questo concetto: domando a splendide scrittrici, designer, attrici, musiciste (e ho tantissime sorprese per il futuro) di spiegarmi i loro processi creativi, raccontarmi il loro lavoro, condividere con me le loro preferenze artistiche.
Tutto questo per osservare le innumerevoli sfaccettature del mabui e venire ispirata dalla loro capacità di trasformare idee, intuizioni, impulsi, illuminazioni, in qualcosa che esista nel mondo. Chissà, magari troverò un filo conduttore che mi sveli i misteri di cosa ci spinge a provarci e riprovarci, ma nel frattempo mi godo le continue sorprese che queste conversazioni mi regalano.
Ti piacerebbe diventare un’ospite di Mabui? Raccontami la tua storia!
Ieri è uscita la diciottesima puntata, durante la quale ho intervistato Vanessa Policicchio Rizzoli, un’autrice per l’infanzia che si sta conquistando uno spazio non indifferente nel mondo dell’albo illustrato dedicato alle prime letture.
▶️ Ascolta l’episodio su YouTube e iscriviti al canale di Kon Kon.
Abbiamo parlato della sua passione per le storie legate al quotidiano e di quanto sia proprio il suo vissuto ad accendere quella scintilla che la spinge a scrivere per i più piccoli. Nel suo ultimo libro, "Gusto primavolta", illustrato da Valentina Giovacchini e pubblicato da Errekappa Edizioni, protagonista indiscusso è il gelato, ma anche la voglia di conoscere e scoprire, riducendo la paura del cambiamento e delle novità.
🎙️ Dietro il microfono
Pensando alle interviste registrate fino ad oggi, mi rendo conto che per quanto le mie domande alle volte possano sembrare bislacche e richiedere un po’ di riflessione prima della risposta, non ce n’è mai nessuna che abbia richiesto il lancio di stoviglie virtuali da parte delle ospiti (che io sappia almeno).
Tranne una.
L’ultima resta la domanda più difficile alla quale rispondere, quella che causa imbarazzi e giri di parole, tentennamenti e pudori. Non è un caso che sia quella fondamentale, la domanda che racchiude il punto di partenza di tutto. E io non smetterò di farla.
📚 Recensione del mese
I giorni del calendario si sono intrecciati a feste, partenze, impegni e compleanni. Così la mia recensione di aprile per Viole di Marzo non è ancora uscita (ma lo farà presto!).
L’ultimo decennio è testimone di un nuovo capitolo per la letteratura giapponese e sono le donne a scriverlo. È quindi con le Viole che ho il piacere di leggere e condividere pensieri sulle pagine di scrittrici come Kawakami Mieko, Murata Sayaka, Oyamada Hiroko e tantissime altre.
Spoiler: la protagonista del romanzo di aprile è (?) una serial killer.
(👉 In attesa della nuova recensione, puoi leggere le altre qui.)
✨ Note dalla Via Lattea
✍️ Sottolineature mentali
Ed eccola qui, la prima tappa di questo girovagare. Ho faticato a iniziare, ma dopo alcune frasi le dita si sono sciolte e ora non c’è già più spazio.
Però, prima di andare, desidero condividere l’ultima frase della postfazione di “La città e le sue mura incerte” di Murakami Haruki, scritta dall’autore:
In ultima analisi, la verità non si trova in un’immobilità fissata una volta per tutte, ma nel movimento costante – cioè nelle fasi di spostamento. Non consiste forse in questo il mistero della narrazione? Io ne sono convinto.
Ecco. Il movimento e la trasformazione sono al momento le chiavi fondamentali di quello che sto scrivendo. Che io lo voglia oppure no, sono lì. Alle volte si palesano, altre si nascondono dietro alle ombre. In alcuni casi ballano il tip tap sulla mia testa o fanno finta di niente, come se passassero per caso, ma non mollano mai.
E voi? Se scrivete, cosa state scrivendo? E cosa state leggendo?
💌 Un invito alla conversazione
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Ci rileggiamo il prossimo mese, con più regolarità.
Slán,
Alessandra
🙏❤️