Possibilità fatte di trapezi, scale e pergamene
Di volpi guardiane e profumo di riso al vapore, di possibilità e di idee da costruire

Questa statua si trova nel santuario principale dedicato a Inari, la divinità protettrice del riso. Le volpi sono sue messaggere e spiriti guardiani e queste statue sono ovunque, spesso con una pergamena in bocca (o una chiave, un gioiello…), a descriverne il ruolo. Ci sono foto molto più belle in rete, ma questa mi ricorda il giorno in cui mi è venuta un’idea per un racconto che ho iniziato a scrivere subito, seduta in un angolo degli scalini del tempio mentre cercavo di ripararmi dal sole, ma soprattutto la connessione con l’immagine della volpe che è sempre stata per me motivo di richiamo e mistero, simbolo di buona fortuna e desiderio di creare e di scoprire cose nuove (l’espressione torva è per spaventare gli spiriti maligni che si potrebbero avvicinare al tempio).
🎧 Mabui - On air, off script
Ieri è uscita l’ultima puntata di Mabui:
Episodio 22 - Eva Lunardi, artista circense
👉 Ascolta
La fascinazione per il circo mi ha rapito e, continuando a sbirciare sotto al tendone, ho avuto la fortuna di chiacchierare con Eva Lunardi, un’artista circense a tutto tondo che mi ha donato altre chiavi per la comprensione di questo mondo. Siamo entrate ancora di più nei retroscena degli spettacoli fino al momento in cui, da una necessità personale e da un bisogno di comunicazione, si arriva alla creazione di uno spettacolo usando tutti i mezzi a propria disposizione sì, ma con lucida cognizione di causa.
🎙️ Dietro il microfono
Ho ammirato davvero la forza di Eva e parlando con lei è rimasta con me questa scia di possibilità. Si dice che abbiamo le possibilità che ci diamo, che un mondo diverso a misura di ciò che siamo non è praticabile se non siamo i primi a dipingerlo e a renderlo tale. Ci fermano gli stereotipi conficcati nel cervello, i cliché, i “si è sempre fatto così” e i “è così che funziona”, e invece c’è molto altro. Bisogna solo avere la curiosità di scoprirlo e il coraggio di acciuffarlo.
Chiudo questo mese dedicato al circo ascoltando le canzoni di un vecchio album de I ratti della sabina, Circobirò, un disco splendido e imperfetto dal grande potere narrativo (e illustrato dall’artista genovese Francesco Musante).
E ora se con tutto questo io vi ho dato convinzione
Presto vengano signori sotto il cielo del tendone
Lo spettacolo tra poco avrà inizio, perciò avanti
Senza spingere che tanto posto c'è per tutti quanti
E credo che, io credo proprio che i vostri occhi meraviglieranno
Di fronte a tutto quello che tra un po' potranno finalmente vedere al gran Circobirò
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📚 Recensione del mese
Questo mese ho recensito “La sosia”, il romanzo di Aoyama Nanae, pubblicato da Rizzoli e tradotto da Rebecca Suter.
Scrivere di un libro thriller è una novità per me, ma la parte psicologica coinvolta nella trama è stata la componente che mi ha interessato di più. La partenza un po’ lenta ha lasciato poi il posto a una sequenza di interrogativi e congetture che mi ha fatto desiderare di arrivare fino in fondo, di capire come l’autrice avesse immaginato e poi deciso di concludere una storia così inusuale e inquietante.
È uno di quei libri di cui è difficile parlare senza scoprire troppo la trama, ma resta con me la questione evidenziata dalla protagonista su realtà e finzione e sulla linea che le separa. Quanto sono distanti dalla realtà le storie che raccontiamo e che leggiamo? I romanzi, i drammi, i film e le serie televisive non sono meri inganni, bensì specchi deformanti che ci permettono di riflettere su noi stessi e sulla società, sui valori, sugli errori già commessi, sulle possibilità. A volte leggo di mondi immaginari più reali di qualunque altra cosa.
👉 Leggi qui la mia recensione completa.
✨ Note dalla Via Lattea
✍️ Sottolineature mentali
Sto leggendo molto in questo periodo, forse anche più del solito. Una lista di letture che contiene i generi più disparati e scrittrici e scrittori molto diversi tra loro. Probabilmente sono alle prese con una caccia al tesoro involontaria: chissà quale sarà il premio.
📚Ci tengo a segnalare:
Splendente come una padella, di Amélie Nothomb - Una raccolta di fiabe per adulti dal sapore grottesco, ma scritte con l’intelligenza acuminata che la contraddistingue e la sua voglia di lasciar sempre senza parole;
Vox, di Christina Dalcher - romanzo distopico che ricorda le atmosfere di “Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood e di “Ragazze elettriche”, di Naomi Alderman. Fa molta paura notare come questo tipo di letteratura si appoggi a una realtà o a situazioni esistenti per poi tuffarsi in una palese estremizzazione narrativa. Fa ancora più paura quando sembra di riuscire a contare i passi perché si possa realizzare davvero.
Il paradiso degli orchi, di Daniel Pennac - (primo romanzo del ciclo di Malaussène). Qui ho una confessione da fare: ho già letto tutta la saga, tranne l’ultimo volume, che poi è la seconda parte dell’ultimo libro. Leggerlo significherebbe chiudere per sempre questa storia e io ancora non sono pronta, malgrado abbia la copia cartacea su un angolo del comodino da anni. ANNI. Allora, per prendere tempo, ho ricominciato a leggere tutto dall’inizio. Ed è uno spasso. Malgrado io la conosca già e me la ricordi anche piuttosto bene, la scrittura di Pennac e le storie di ogni singolo personaggio valgono ogni minuto passato a leggere. Invidio chi deve ancora iniziarla, ma invito anche a non perdere altro tempo!
🖋️ Nel tempo sospeso
È un bel po’ di tempo che rifletto sulle storie a bivi che leggevo quando ero una ragazzetta con la frangetta e che mi sono sempre piaciute tantissimo. Avevo un pizzico di potere decisionale sulla storia che stavo sfogliando, potevo saggiarne la qualità e i bivi facendo da leva sulle decisioni più perigliose. Potevo anche tornare indietro e testare un’altra soluzione, qualora la prescelta non mi soddisfacesse a pieno.
Ecco. Quest’ultima parte forse è un po’ complessa da ricreare, ma la prima no. Una storia a bivi si può fare ora, subito, e coinvolgere chiunque voglia partecipare (si sente la scintilla dell’entusiasmo? Sì? Sì!).
Quindi, a breve inserirò nello spazio di “In bici sulla Via Lattea” un racconto a bivi con un sondaggio che delineerà di volta in volta le sorti della protagonista, ma possiamo qui partire dal nome. Qualche idea? Spero che la volpe ci porti consiglio e fortuna.
Ah, e nel frattempo sto continuando a scrivere di Nora (e mi sto divertendo tantissimo).
💌 Un invito alla conversazione
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🌙 Un saluto
Ci rileggiamo tra due venerdì e forse anche prima con il nuovo progetto!
Slán,
Alessandra